sabato 23 gennaio 2021


 PULIZIA DELL’AURA E INTEGRAZIONE DELL’OMBRA

Secondo gli insegnamenti di Mario Totti. La nostra aura è un corpo esteso, una memoria energetica e un campo morfogenetico: uno stru- mento sensoriale sincronico, un’antenna potente e interconnessa. Negli stati di attenzione senza sforzo, quando riusciamo ad essere presenti, l’aura diventa veicolo di Anima e ci orienta intuitiva- mente. Purtroppo la sconnessione dal corpo fisico, il sedimento delle esperienze non risolte, perso- nali e ereditarie, insieme con la paura dell’intensità della vita, “offuscano” il corpo esteso. La nostra percezione della realtà e il nostro percorso evolutivo ne risultano drasticamente limitati. Durante gli incontri si insegnera’ il metodo che ci aiuta ad affinare la nostra sensibilità e a perseguire un rendi- mento percettivo migliore, mediante metodi semplici e con- creti miranti a trasformare proattivamen- te le disarmonie del vissuto quotidiano. In parallelo, impareremo praticamente a individuare i blocchi presenti nel campo energetico mediante l’uso semplice e intuitivo di al- cuni strumenti della ra- dioestesia, per integrarli e scioglierli in un contesto di autonomia e consapevolezza basato sull’apertura alla collaborazione con gli Spiriti Guida, gli Angeli di San Michele e il contatto con il Sé. Negli incontri affronteremo le cause che creano dissonanze e blocchi energetici, introduzione al pa- radigma sciamanico della coscienza estesa, abitudini acquisite che creano energia dolore, sensa- zione di separatezza, attitudine proattiva nel vivere le esperienze della vita, pulizia ella matrice, pu- lizia della casa e di oggetti, vi- sione sciamanica della vita e della morte. La mente a sette dimensio- ni, facoltà della coscienza, tra psicolo- gia occidentale e tradizioni iniziatiche. Lavoro su piccoli trau- mi e cicatrici energetiche. Le “corazze” reichiane. “Pedagogia nera” e violentizzazione. Catene e fatture come ricadute transgenerazionali e collettive delle scelte individuali. Basi di radiestesia. Gli incontri sono obbligatori, naturalmente si puo’ saltare un incontro e il corso terminera’ automaticamente. Totale 12 Incontri,uno al mese ( in settembre saranno due per evitare il mese di Agosto, tipico mese di vacanze).
I primi tre incontri sono teorici ( prendere appunti e’ consigliato, non si consegnano dispense), si effettueran- no pulizie preliminari senza le quali non e’ possibile iniziare la pratica ( apertura stabile e permanente dei primi due chakra, pulizia dei corpi sottili).
Dal quarto incontro fino al dodicesimo si spiegheranno le varie fasi della pulizia dell’aura e il metodo prati- co, alla fine degli incontri avremo una procedura completa in tutte le sue fasi che si utilizzera’ per la pulizia dell’aura. Ad ogni incontro effettueremo pulizie preliminari del gruppo.
Minimo gruppo 10 persone. Incontri online Skype.
1’incontro al mese per dare la possibilita’ ai partecipanti di sistemare gli appunti e integrare le informazioni e concetti.
Date orario dalle 10 alle 13

1 ) 31/1/2021 Presentazione corso. Aura come dimensione della coscienza.1 pulizia preliminare.

2) 28/2/2021 Ostacoli e atteggiamenti disfunzionali. Io piccolo e Io grande. Frequenze Beta, Alfa, Teta. Apertura stabile e permanente dei primi due chakra base.

3) 28/3/2021

3) 28/3/2021 Ideologie che disprezzano o esaltano il corpo. I 7 chakra : livelli di coscienza. Pulizia preliminare

4) 18/4/2021 Messa a punto dell’antenna. Primi esercizi pratici di base per poter lavorare con pendolo o biotensor, come costruirci un pendolo semplice e con poca spesa. Non comprate nulla prima del corso.Pulizia Corpi sottili

5)  30/5/2021 Energie e Comandi ( primai blocchi che si possono ritirare) 

6)  27/6/2021Entita’- Diversi tipi di blocchi energetici chiamati entita’ 

7)  25/7/2021Pulizia della Matrice

8)  5/9/2021 Pulizia Materasso e oggetti 

9)  26/9/2021 Punti sul Corpo e Cause Fisiche 

10)  24/10/2021Tac, Microhip, pulizia nei e cicatrici 

11) 28/11/2021 Catene Blocchi energetici antichi o trasgenerazionali

12) 19/12/2021 Fatture analizzate come blocchi energetici derivanti dalla visione umana di separazione (ego).

Chi ha gia’ frequentato il medesimo corso ha la possibilta’ di partecipare anche solo agli incontri che ritiene possano essergli utili. avvisare cortesemente qualche giorno prima dell’incontro, se si desidera partecipare.

Ulteriori informazioni email bienestartenerife@gmail.com

whatsap +34 647054115

Carla Federici allieva di Totti e di Antonino Maiorana e Emanuele Mocarelli, operatrice di pulizia dell’Aura dal 2004. 


domenica 26 luglio 2020

Ego Spirituale

Sto ricevendo contatti da persone che mentre mi scrivono per conoscermi o perche' desiderano partecipare a qualche attivita' della Associazione che ho fondato a Tenerife e in due messaggi whatsapp sciorinano tutti i corsi che hanno frequentato e praticamente sfoggiano il loro curriculum vitae spirituale/evolutivo ( del quale tra l'altro, a me non me ne puo' fregare di meno), con una mancanza di umilta' e con una saccenza tipica della nostra epoca. In questa epoca in cui tutti crediamo di esserci risvegliati e di aver percorso un enorme cammino evolutivo ci troviamo a fare i conti con l'Ego Spirituale. Quando abbiamo bisogno di presentarci raccontando di tutti i corsi fatti, da quanti anni stiamo lavorando su di noi, quanti diplomi o capacita' o poteri abbiamo, quanti colori e corpi sottili dell'aura vediamo ecc. ecc.., non ci rendiamo conto che chi veramente ha raggiunto un buon grado di evoluzione spirituale tace il piu' delle volte e non si presenta con le parole ma con la propria energia e presenza.
I saggi, i maestri, gli sciamani, gli illuminati non sentono la necessita' di presentarsi raccontando quanti livelli di reiki hanno raggiunto o quante aure vedono o di quale maestro ( ovviamente famoso) sono stati allievi, sono le persone piu' umili e semplici che possano esistere e soprattutto la loro energia parla per loro.
Il cosiddetto Ego Spirituale e' il passaggio successivo alla parvenza di risveglio ( ci passiamo quasi tutti, non preoccupatevi), quando ci sembra di aver visto una luce, e di aver aperto un piccolo spiraglio nel velo della ignoranza e di aver intravisto qualce cosa oltre la foschia della illusione. Iniziamo a credere di avere la verita' in tasca e guardiamo gli altri come se fossero dei preistorici che ancora non si sono risvegliati e sono a livelli di consapevolezza ovviamente inferiori ai nostri. Faccio un esempio di chi inizia ad avvicinarsi al vegetarianesimo ( vi scrive chi lo e' da 20 anni pero accetto e rispetto chi non lo e'), dopo 3 mesi di vegetarianesimo non parlano d'altro e chi mangia carne dovrebbe essere messo alla gogna o ti guardano e ti dicono:" ma ancora mangi gli animali? ma sei ancora li?". O quando veniamo iniziati al 1 livello Reiki e chiaramente sentiamo dei cambiamenti in noi e ci apriamo alla energia vitale e iniziamo a sentire piu' connessione con il tutto ( ho scritto INIZIAMO) e tutti dovrebbero seguirci nel cammino perche' chi non lo fa e' un povero schiavo di matrix. In pochi esempi questo e' l' Ego spirituale. Ci siamo chiesto cosa facevamo 3 mesi fa prima di diventare vegetariani? Mangiavamo qualsiasi cosa viva che si muovesse, o prima di fare Reiki? O prima di leggere il famos libro che ci ha cambiato la vita?
Voliamo basso, siamo umili, ascoltiamo dove siamo, cerchiamo di vivere nella presenza e se veramente siamo connessi e siamo nella presenza quando ci presentiamo a qualcuno basta un "Ciao,  mi chiamo....e' un piacere conoscerti". 
Un abbraccio a tutti.

sabato 2 maggio 2020

libera uscita Covi 19

In tutto il mondo, abbiamo vissuto in questi mesi un isolamento forzato a seguito del Covi 19, non aggiungo nessun commento perché siamo, credo, un po’ tutti stanchi di leggere di tutto e ricevere messaggi, whatsapp, Messenger, video..... personalmente credo que questo isolamento fosse una occasione evolutiva di crescita per la umanità, per entrare dentro di noi, nelle paure, nella solitudine, una esperienza alchemica collegata al pianeta Saturno, che mettendoci in crisi, ci obbliga a fare il punto della situazione e a vedere dove siamo, cosa stiamo facendo, cosa abbiamo fatto, cosa sentiamo, il grado di consapevolezza .....chissà se veramente servirà. Ma oggi volevo essere un po’ più leggera e condividere con voi la prima uscita consentita dalle 6 alle 10, a Tenerife, per svolgere attività sportive. Per mia fortuna abito a qualche km dal mare ma posso raggiungerlo attraverso un campo da golf dietro casa e stamattina al sorgere del sole ero in scarpette ginniche e tuta e stavo zampettando scendendo il sentiero. Mascherina pronta in caso di avvistamenti umani.
Ho sinceramente goduto di ogni passo, ogni attimo, ogni respiro. Ho guardato incantata tutto ciò che mi circondava, iniziando dal deposito di acqua dove nuotano e hanno scelto come casa degli stupendi palmipedi.



Il silenzio, mi ha accompagnato fin verso le 8, poi qualche umano è uscito , ma tutti sportivi per cui le  corse obbligatoriamente individuali, hanno mantenuto quel silenzio meraviglioso, attraverso il quale ho potuto sentire il saluto del gabbiano

Ogni profumo, odore mi ha aiutato a sentire la vita che ancora esiste e non ha mai smesso di scorrere, nonostante la reclusione, gli applausi sui balconi, i video e le fake news, la mancanza di rispetto che ha fatto da padrone questi mesi, la musica sui balconi ecc. ecc (si è scambiata la quarantena come una occasione per mettersi in vetrina, se non ci facciamo sentire si dimenticano di noi, la gente è convinta che se non fa casino senza rispettare le vite e le abitudini altrui, non esiste e di conseguenza non è viva..... non so la vostra esperienza come è stata, qui a Tenerife è stato il festival dei casinisti e delle terrazze). Comunque torniamo a noi e alla gioia di aver rivisto la natura le rocce vulcaniche e il mare.




Condivido queste prime foto, del primo giorno di sport all’aperto, non sulla terrazza del tetto di casa mia, sul tappeto elastico....che posso solo ringraziare , però ero un po’ stanca. Ho scorto le tortore libere nel campo da golf  deserto, i passerotti e i merli che razzolavano liberamente in cerca di insetti, il rumore dell’acqua di irrigazione dell’erba e mentre correvo ho ringraziato, per ogni istante, per ogni respiro, per ogni esperienza, per poter essere qui, per essere viva e per avere l’opportunità e la fortuna di vedere oltre la nebbia, di sentire anche nel silenzio, di accettare tutte le esperienze che ho creato, che attiro e che creo. Un ultima foto del amato Teide, da lontano ma stamattina circondato dalle nuvole. La nostra pirámide energética, la nostra carica di fuoco, il centro e fulcro del quarto chakra che è Tenerife.
Grazie

giovedì 12 marzo 2020

Mantenere l'Equilibrio nel caos

Stiamo vivendo una esperienza mondiale di isolamento, che risveglia diverse emozioni : paura, preoccupazione, solitudine, rabbia, desiderio di trovare un colpevole etc.etc.
Ho anche letto alcuni commenti sul "karma" inteso erroneamente come il castigatore e colui che punisce ( mi ricorda qualche cosa.. .religione e un Dio vendicativo che giudica e punisce). Questa esperienza a scala mondiale, e' una occasione per riflettere, per cambiare abitudini, per darci una calmata, per rallentare, per renderci conto di cosa e' veramente importante nella vita, per ascoltarci e conoscerci, le emozioni che sentiamo ci danno la possibilita' di conoscerci, di scoprire cosa ci spaventa, cosa abbiamo paura di perdere, a cosa siamo legati e attaccati, cosa ci costa di piu' lasciare andare e che ognuno faccia il suo lavoro interiore.
In poco tempo stiamo sperimentando il caos, molto che prima era dato per scontato adesso ci manca partendo dal darsi la mano e proseguendo con gli abbracci e con la merce nei supermercati. Rallentiamo e ascoltiamoci nel silenzio e nella solitudine dell'isolamento forzato. Rendiamoci conto di quanta paura abbiamo di restare senza carta igienica ( sembra sia un bene di primissima necessita' visto le scorte che si sono fatte), in questo periodo possiamo leggere quel libro che e' fermo da tempo sul comodino, possiamo sentire le emozioni che nascondiamo nella fretta della routine che abbiamo creato e possiamo renderci conto che non esiste nessun castigo e nessuna vendetta divina o karmica o dell'universo...ma solo l'evidente risultato di cio' che abbiamo creato. Le epidemie sono esistite da quando esiste l'uomo, ora facciamo fatica ad accettare cio' che non capiamo. Le vacanze, i voli cancellati, i disagi, interessanti esperienze. Si sta fermando un meccanismo che da tempo deve cambiare, ma chi veramente deve cambiare siamo noi. Cosa e' veramente fondamentale nella nostra vita? A cosa siamo piu' attaccati? Siamo preparati per morire? Siamo pronti per accettare che la morte fa parte della vita? Come trovare la centratura nel caos? In questo momento mi sto lasciando trascinare dal panico? Sono centrato? Sto rispettando me stesso e gli altri? quante opportunita' evolutive che ci sta offrendo questo coronavirus....
Tutto ha un senso e tutto succede per un motivo, non e' castigo o punizione o vendetta...solo occasione e opportunita'. Centriamoci e diffondiamo energia di amore, equilibrio e armonia, chiediamo aiuto agli Esseri di Luce perche' continuino il loro lavoro di armonia, equilibrio e amore nel pianeta terra. Tutto ci sta portando a un cambio....cambiamo allora...veramente
Un abbraccio "virtuale e a distanza " a tutti

venerdì 4 gennaio 2019

2019 primo giorno dell'anno sul Teide

Sono di nuovo qui per condividere le mie esperienze. Come gia' da anni non ho festeggiato capodanno, anche quando ero giovane era la festa che consideravo piu' commerciale e inutile di tutte, dovendo divertirsi ad ogni costo e organizzare cose speciali, quasi come se una data segnasse un cambio inevitabile nella nostra vita e andasse festeggiata. I vari auguri per un nuovo anno pieno di cose meravigliose ecc ecc. Sappiamo tutti che il cambio sta dentro di noi e che se continuiamo a vivere con le solite metodologie, seguendo i medesimi schemi inconsci e nello stesso livello di coscienza, anche il nuovo anno si trasforma nel solito periodo di tempo in cui non arriva cio' che desideriamo e ci sentiamo frustrati, annoiati e separati dal tutto. Premesso questo il 1 gennaio 2019 secondo il calendario, andai sul Teide, una giornata di sole ma freddina, con un po' di calima ( la foschia che proviene dall'Africa che porta con se sabbia e aria molto secca. Sui 2000 metri alle 8 del
mattino, quasi nessuno, orario migliore prima dell'invasione di turisti, quad, autobus. Inizio a salire direzione Pico Viejo, una vetta di circa 3100 metri che si e' formata su un versante del vulcano Teide a seguito di eruzioni piu' recenti. La salita passa attraverso una pineta per poi passare a lava senza piu' alberi . Si distinguevano chiaramente all'orizzonte le isole de La Gomera e de La Palma. Il primo regalo fu vedere una famiglia di mufloni, animali che sono stati immessi nel parco nazionale anni fa per fomentare la caccia (no comment) e vederne vivi e felici scampati alla ferocia estiva dei cacciatori, mi ha riempito il cuore. Primo regalo. Mi sto ancora allenando e arrivai circa sui 2800 metri e il fiato ha iniziato a mancare, anche la caviglia recentemente storta dopo una caduta sulle scale del metro milanese si stava facendo risentire e decisi di ritornare a valle. Scendendo presi un sentiero che scendeva velocemente e senza rendermene conto scesi parecchio ma andai completamente fuori rotta e il sentiero termino' e mi trovai in mezzo alle rocce vulcaniche senza sapere piu' che pesci pigliare. Mi sono resa conto che la strada piu' veloce e apparentemente piu' semplice a volte puo' essere ingannevole, o meglio quando prendiamo decisioni affrettate in preda alle emozioni e'molto piu' facle sbagliare. Ero stanca e il primo sentiero che scendeva mi e' sembrato il piu' comodo. Per fortuna c'era copertura internet e la fedele applicazione mi ha indicato che ero completamente fuori strada e decisi di risalire. Mi venne in mente l'Aquila e il suo insegnamento come animale guida nelle tecniche sciamaniche, l'Aquila ci insegna ad andare in alto per avere una visione piu' amplia del tutto e poter comprendere la situazione che stiamo vivendo. Dimenticai a stanchezza e inizia a salire senza sentiero per capire la mia posizione e quando finalmente uscii dalla conca in cui mi ero cacciata, iniziai a vedere chiaramente che il sentiero originale e segnalato ( importante soprattuto se siamo da soli in montagna non abbandonare i sentieri segnalati) e quanto lontano fosse.
Morale, una ora piu' tardi ero di nuovo sul sentiero originale molto piu' stanca e con la consapevolezza che l'energia spesa per ritrovare la strada perduta sarebbe stata sufficiente per raggiungere la vetta e non demordere per stanchezza. Secondo regalo: ho capito che quando sento che sono quasi alla fine delle forze ne ho ancora parecchie nascoste, come quando da giovane andavo a correre e mi ripetevo "non fa male, non fa male" epoca dei film di Rocky qualche annetto fa....Terzo regalo: quando sono nel mezzo di una emozione o sensazione              ( stanchezza, sensazione di non farcela, timore di proseguire, fatica) meglio fermarmi qualche secondo, respirare, riprendere l'equilibrio e soprattutto mantenere ben ferma l'attenzione, perche' proprio in questi momenti la perdiamo e la prima soluzione che incontriamo sembra quella corretta. Sul Teide non c'e' acqua ed e' importante idratarsi a causa del sole a picco e del vento. Un vulcano che da piu' di un secolo non erutta ma dallo sciame sismico di quest'ultimo anno sembra che si stia preparando per una nuova eruzione. Un vulcano che e' una piramide giusto al centro dell'isola di Tenerife che fa da catalizzatore energetico con il cielo e con il sottosuolo. La sensazione di calma e serenita' che ci regala il suo silenzio e il panorama nascondono anche timore, preoccupazione. Spesso i pompieri vengono chiamati per recuperare qualche gruppo di turisti persi o bloccati a seguito di malori. Mi ricorda Dante nella Divina Commedia quando nel bel mezzo del cammin della sua vita, trovandosi nella selva oscura ( emozioni) vide un monte con una luce e inizio a salire perche' sentiva che lassu' sarebbe stato bene e le tre fiere lo ricacciavano giu' al punto di partenza. Il Teide e' la cima al centro della 4 isola delle Canarie, 3 stanno sopra (Lanzarote, Fuerteventura e Gran Canaria, le piu' antiche) e altre tre stanno sotto La Gomera, La Palma e El Hierro, le piu' recenti. Quella del mezzo e' il portale, e' quella che ci aiuta o ci impedisce di salire e scendere a piacimento nei vari livelli energetici. L'isola per poter volare o cadere nel baratro, dipende da noi. Attrae , come Dante venne attratto dal monte che sembrava fosse la sua salvezza, ma le tre fiere (rappresentano i 3 chakra inferiori) ci ricacciano al punto di partenza se non iniziamo un vero cambio interiore, un vero lavoro di auto conoscimento e trasformazione. Vera trasformazione e vero conoscimento di noi stessi e superamento integrando e trascendendo il passato, accettando cio' che abbiamo vissuto, le esperienze, gli errori, le persone che hanno fatto parte della vita e la famiglia ( la famiglia viene scelta a livello animico, non e' casuale ed e' per questo che le relazioni familiari sono solitamente complicate). Oggi esistono piu' maestri che allievi e spuntano piu' sciamani che funghi. Nella moda evolutiva e nel business del crescimento spirituale, ci stiamo immergendo senza rendercene conto nell'ego spirituale. Una delle splendide trappole di Matrix. Crediamo di essere evoluti, con persone che affermano di aver gia' sistemato il loro karma e che questa sara' la loro ultima incarnazione, altre che affermano di essere illuminate, sciamani che non sono mai stati nella foresta, maestri che hanno scordato l'umilta e la capacita' di rendersi invisibili, in tutto questo marasma pseudi spirituale, stiamo alimentando l'ego spirituale, che ci spinge a ergerci al di sopra di chi non e' ancora "evoluto", continuando ad affermare che c'e' chi ci prende energia, che dobbiamo isolarci da chi e' negativo, che sono gli altri che ci fanno perdere l'equilibrio ecc ecc...
La guida Virgilio disse a Dante: per quelli come te e' utile entrare nell'inferno. Infatti andarono insieme nell'inferno per conoscere le caratteristiche umane, tutte le caratteristiche umane, quelle che abbiamo piu' o meno tutti, che manifestiamo o no ma che in forma latente o evidente tutti possediamo. Tutti siamo ladri, traditori, meschini, paurosi, violenti, golosi, avidi, invidiosi, gelosi, possessivi, invadenti, depressi, irosi, rancorosi, manipolatori, libidinosi e chi piu' ne ha piu' ne metta. Tutti abbiamo sentito di essere cosi, poco o tanto, che lo abbiamo manifestato o meno, che lo abbiamo accettato o meno. Riconoscere e accettare di essere umani e' il primo passo per evolvere. Umilta' di conoscerci e riconoscerci, silenzio per ascoltarci, fatica fisica per stancare la mente e l'ego, sono i primi piccoli passi per la trasformazione. In questi contrasti di colori, dove tutto e' talmente forte, potente ed esagerato. Il cielo dal blu intenso, le nuvole bianche candide, le rocce nere, dove i sentieri sono catalogati come" difficolta' estrema", ci si ascolta, ci si ritrova, ci si analizza, ci si trasforma. Quando stavo gia' scendendo, dei passi dietro di me, un ragazzo francese con uno zaino enorme, mi racconto' che aveva dormito in cima al pico viejo e che erano due giorni che stava girando per il parco, che faceva l'autostop e che stava facendo ricerche sui guanches ( gli indigenti di Tenerife). Altro regalo del giorno. Parlando di guanches, di societa' teosofica, di Leadbeater e madame Blavasky terminammo il sentiero, lo accompagnai a un ostello, ci abbracciammo augurandoci reciproca "suerte" ( fortuna), e andai verso casa stanchissima ma conoscendomi un po' di piu' e avendo ricevuto bellissimi regali. 




martedì 11 settembre 2018

FUERTEVENTURA Isola del chakra 6


Sul traghetto che mi porta da Fuerteventura a Tenerife, sono a poppa guardando il mare e in lontananza il porto di  Morro Jable che ormai sta diventando un puntino bianco tra cielo e mare e quella macchia di terra e vulcani che si chiama Fuerteventura. Naturalmente come già e’noto a chi mi segue, sono andata nell’isola che si presume vibri alla frequenza del chakra 6.
Visitándola in religioso silenzio e seguendo in ordine molto variabile e flessibile le visite, sentieri, luoghi, lasciandomi un po’ guidare dall’ intuizione e dalle guide. L impatto con l’isola e’ stato con
Una energia soft, abituata alla potenza rivoluzionaria di Tenerife, qui sembra di viaggiare sul velluto. Colori che variano dal beige/oro della sabbia e delle spiagge al terra di Siena e ocra delle montagne.

Montagne basse e sentieri rocciosi di non grosse difficoltà. La sensazione che ho vissuto in questi giorni è’ stata di : non c’è niente da fare, vai con calma, annoiati pure, tutto è’ tranquillo. Gli unici eccessi sono il sole cocente e il vento. In certi momenti si desidera fortemente un albero o un oasi per avere un po’ di ombra. Ho avuto la sensazione di andare in Egitto o Tunisia del sud dove in mezzo a paesaggi desertici ogni tanto c’è qualche oasi con palme e un po’ di ombra. L isola delle spiagge kilometriche, lunghe dorate dove si può camminare per ore. La mattina alle 8 nella playa di Sotavento nella costa sud ho potuto camminare tra le secche dove piccoli pesci sguazzavano nelle pozze tranquille , disturbati solo dai miei lenti passi. I loro salti riflettevano l’ argento delle squame che si specchiavano ai primi raggi di sole. Camminavo lentamente cercando di non essere di troppo disturbo a pesci e gabbiani che convivevano tranquilli in quella mattina in cui appena stava albeggiando, con i raggi di sole che si facevano strada tra le nuvole bianche. Uno spettacolo della natura soprattutto quando girandomi vidi alle mie spalle come la corrente faceva alzare la marea velocemente e quasi sparivano le secche che mi avevano permesso camminare sino a li. Tutto veloce npnostante la apparente calma. Mi sono potuta mimetizzare in quella natura splendida e perfetta , sedendomi in mezzo al nulla, sulla sabbia dorata in contemplazione dello spettacolo che mi circondava e mi accoglieva. Il sole poi si alzo, il bar apri', la scuola di surf pure e la
musica e la gente da spiaggia ruppe l'incanto. Ma dato che amo curiosare trovai un cartello che indicava un sentiero che portava alle varie spiagge di tutta la costa attraverso un cammino più in alto . Perfetto, scarpe, bastoncini, cappellino e inizio a camminare arrampicandomi. Quando ai bassi livelli inizia il caos solo dobbiamo elevarci e ritroviamo la centratura. Camminando incontrai le mi amiche capre (una zoppicava e le mandai un trattamento reiki, sembra gradisse) proseguendo trovai un angolo di paradiso, dove il mare mi invitava a entrare. Dove non si può giungere in auto , si trovano angolini fantastici. Ho sentito in quest'isola molta tranquillità, il vento non mi disturba e mi sono resa conto di quanto la mia vena “fegato” si sia mitigata (ma
Non certo esaurita) diciamo che avendo equilibrato un po’ il fuoco e superato un po’ di rabbia , L elemento vento non mi crea nessun fastidio. Secondo la
Medicina tradizionale cinese il tipo fegato, quindi tendente alla ora, mal sopporta Il vento. Si sente infastidito, diventa nervoso e non lo regge per lungo tempo. Sentii energia lenta quasi antica, una energia quasi al di sopra degli elementi. Mentre di notte a ten ride sento L energia che si
muove sotto terra, a Fuerteventura era tutto più ovattato. Ho connesso con il mondo animale come ormai mi accade spesso. Le capre, i merli, gli asini, e il penultimo giorno quando avevo deciso salire su un vulcano ma non trovavo il sentiero, una simpatica cagnolina
mi aiutò . Stavo cercando dove iniziava il cammino e sinceramente non lo vedevo, era stretto e per nulla segnalato. Poi arrivò lei scodinzolando e facendomi le feste e parti’ camminando . Mi aspettava quando tardavo o a volte mi stava dietro ma abbiamo camminato insieme fino alla cima . Poi mi sono seduta per guardare la vista e lei in braccio a guardare L'orizzonte con me. Entrare in connessione con gli animali e’ talmente semplice. Al ritorno naturalmente cercai il padrone e fino a che non sono stata sicura di dove abitasse la cagnolina non me ne andai. Naturalmente ho acqua e ciotola in macchina . Per queste evenienze. Ci siamo salutate e ringraziate della compagnia e ho proseguito la mia visita al isola. La vista si e’ quasi annoiata di questi colori simili. Questa eccessiva tranquillità ha cozzato un po’ con l'acquario che è in me. Un luogo spettacolare e’ playa Cofete.





Una strada di 20 Km di terra battuta e suggerisco di prender il servizio di autobus. C’è un autobus (guagua) 4-x4 che porta una ventina di persone a viaggio in questa spiaggia. Ho camminato un 3 km e ancora c’era spiaggia. Un vento fortissimo sole cocente e mare con una corrente che
Non suggeriva di bagnarsi. Li mi sono sentita più a mio agio. Nella selvaggia natura e con gli elementi un po’ più “energetici”. Bellissima esperienza . La consiglio vivamente e suggerisco di allontanarsi dal punto di arrivo della guagua in modo da non aver nessuno al l’orizzonte. Non so perché ma noi umani poco umani siamo abbastanza chiassosi e ultimamente con la tecnologia siamo peggiorati, avendo a disposizione musica, video e giochi in qualsiasi momento. In questa settimana avevo lo zaino con L indispensabile (acqua e crema solare) e ricordavo quando da giovane, nelle spiagge emiliane, c’era ogni fine settimana la sfilata sulla passerella per andare in spiaggia di costumi parah (io non me lo potevo permettere ma tanto avevo il fisico che sopperiva al costume non di marca) e mi sono resa conto di quante inutili prigioni ci creiamo nella vita. Le prigioni dei bisogni . I bisogni sono sia materiali che emozionali. Il bisogno di compagnia, di sentirsi amati, accettati, desiderati, il bisogno di piacere, il bisogno di comunicare di parlare di scattarsi foto, di essere ascoltati. il bisogno di creare una famiglia, di avere figli da allevare nella inconsapevolezza, ecc ecc ecc bisogni bisogni. In questo viaggio ho avuto la conferma che abbiamo necessita di molto poco e che la liberta' passa attraverso la mancanza di bisogni. Che sia proprio questa l'energia e la frequenza en energetica del 6 chakra cui si dice faccia riferimento Fuerteventura? Non lo si sinceramente. So che ho vissuto una sensazione di “niente”. Che non è indifferenza ma e’ : stai e ascolta - Stop. 
A Betancuria ( paesino molto curato ma trasformato in attrazione turistica in cui si paga il biglietto per entrare in chiesa e per entrare nel centro storico), visitai la Chiesa di Santa Maria Betancuria, del XV secolo, nelle canarie ovviamente le Chiese sono relativamente recenti, dopo la conquista spagnola, e sembra che questa sia la prima chiesa costruita in  tutte le 7 isole. Una chiesa in cui sotto il pavimento venivano seppelliti i defunti, quelli che potevano pagare sono sotto l'altare e i poveri piu' lontano.  Il museo dentro alla sagrestia conserva paramenti sacri dell'epoca.
 

 





Le chiese che ho visitato avevano tutte l'acquasantiera con l'acqua santa all'ingresso, cosa che ho trovato raramente in Italia, per esempio, e un sottofondo di canti gregoriani che accompagna la visita, la preghiera o il semplice riposo del pellegrino. Molto suggestivo e invitante, ho trascorso momenti di preghiera e isolamento intensi in questi templi.
Anche l'Ermita de la Virgen de la Peña a Vega de Rio Palmas, musica gregoriana e pace e serenita', una energia migliore che nella chiesa/cimitero di Betancuria, e mi sembra anche normale. 
 


 questa sia l'immagine della vergine che apparve nel 1430, da sottolineare la immancabile luna davanti all'immagine della vergine e alcuni simboli alchemici alla base della statua.



Come suggerisco di consueto, viaggiate solo se potete, solo affiorano i blocchi che non abbiamo ancora risolto. Solo possiamo fermarci o muoverci a piacimento, possiamo ascoltare e ascoltarci , seguire un corvo o un falchetto che ci guida. Il cammino spirituale e’ un cammino verso il risveglio e verso noi stessi, nella parte più profonda, attraverso le emozioni e le paure. Solo possiamo ascoltarci fino in fondo. Le nostalgie, le paure, le sensazioni di mancanza di qualche cosa o qualcuno, affiorano anche in pochi giorni di viaggio spirituale. I pellegrini viaggiavano soli anche se condividevano il percorso con altri pellegrini. Siate pellegrini verso il conoscimento di voi stessi.

lunedì 30 luglio 2018

PRESENTE E PASSATO

Questa mattina, stavo pelando una pesca, quelle belle pesche estive dalla pasta gialla, sugose e zuccherine, con la pelle vellutata. Quelle pesche che, una volta pelate, si addentano e ci si sbrodola con il succo, ma che da una sensazione di felicita' incredibile...ecco stavo facendo giusto tutto questo e immediatamente dopo il primo morso ho ricordato le estati calde e afose della campagna ferrarese, quando piccola con tutta la famiglia e nonni compresi si trascorreva a Masi Torello l'estate, tra zanzare e cicale. Le estati piu' belle della mia infanzia. Mi sentivo libera e felice in quel paese, libera di giocare e scorazzare senza troppi controlli parentali, tra frutteti, campi di grano, campi di fragole dove avevo il permesso di raccoglierne e mangiarne fino all'orticaria assicurata e...la cocomeraia. Il piccolo angolo di frescura proprio di fronte a casa, dove sotto artigianali e fatiscenti tettoie di canne si vendevano cocomeri/languorie ( angurie in italiano) e pesche. Quelle pesche dalla pelle vellutata, pasta gialla, succose, grosse e gocciolanti. Attraverso una pesca ho fatto un salto di 50 anni nel passato e risentendo come se fossi oggi sapori, odori, rumori.
Questa sera, mentre guidavo tornando da un giro al vulcano, ho sentito un profumo particolare a pochi km da casa, un profumo di pizza, ma non la pizza normale, la pizza di Orsucci. Lo stesso identico profumo particolare e inconfondibile della pizza al forno a legna di Orsucci, nota e storica pizzeria di Ferrara, dove si serve la pizza ( con unica possibilita' di variazione : con acciuga o senza acciuga) e misura piccola, media e grande, sulla carta oleata. sale e pepe in barattoli di plastica che vengono passati da tavolo in tavolo dai clienti che sono come in famiglia:" mi passi il pepe per favore?".
Quella pizzeria era una festa, la gioia del palato e delle serate in famiglia (si faceva anche da asporto, credo sia stata una delle prime a fare le pizze da asporto).
Ma quale e' il concetto di cui volevo parlare? Il ripetere delle emozioni attraverso le informazioni ( ricordi) che abbiamo memorizzato. Una pesca mi fa rivivere momenti gioiosi delle estati di bambina perche' la collego al ricordo di quei momenti e alle informazioni memorizzate. Idem con il profumo di Orsucci Pizzeria, ma le emozioni funzionano allo stesso modo per ogni cosa. Ogni immagine, odore, rumore, sensazione che viviamo viene automaticamente collegata a una informazione conosciuta e poi si ritorna al momento e alla emozione vissuta tanto tempo fa, quando si e' creata la memoria del vissuto. E' incredibile e meraviglioso renderci conto di come funzioniamo. Importante e' comunque, la profonda attenzione a qualsiasi sensazione che viviamo oggi per poterla sentire nella sua completezza e renderci conto della sua origine. Siamo dei fantastici computer che avendo immagazzinato informazioni e catalogate secondo una sua organizzazione, riviviamo spesso senza averne consapevolezza, piu' e piu' volte le stesse emozioni e sensazioni risvegliate da fattori esterni apparentemente di nessun conto.
Questo mecanismo funziona con la paura, il dolore, la tristezza, la sensazione di tradimento, di non sentirci amati, con l'abbandono, la bassa autostima come allo stesso modo con la passione, l'innamoramento, la gioia, l'euforia ecc..
Quando Osho ci insegna che nessuno puo' creare la ferita, ma solo mette il dito in una ferita che gia' esiste, ci sta insegnando a vivere con attenzione ogni momento e scorgere la ferita che continua a sanguinare ogni qual volta qualcuno la sfiora. Li' c'e' il trauma che viene a galla e si ripresenta sotto diverse sembianze e forme piu' e piu' volte nella esistenza, fino a che non viene smascherato. Una volta scoperto, e' molto piu' facile trascenderlo e trasformarlo per sanare la ferita in modo che non sanguini piu'. Grazie pesca di oggi e grazie profumo di pizza di Orsucci di Armando.